Impianto termico o di climatizzazione (invernale/estiva): tipologie, caratteristiche e componenti 26/03/2025
In occasione meeting che LG Solar ha organizzato il 24 e 25 febbraio scorsi a Verona con i propri distributori, si è svolta un’interessante tavola rotonda sul tema del fotovoltaico, moderata da Davide Bartesaghi direttore di Solare B2B, cui hanno partecipato Michael Harre, Vice President Europe di LG Solar, Davide Ponzi, Solar Business Manager Italy di LG, Carlo Moretti Direttore Generale di Coenergia, un installatore e un cliente finale. Partendo dall’andamento del mercato fotovoltaico in Italia, dalla fine del Conto energia ad oggi, si è parlato delle possibilità di sviluppo del mercato nei prossimi anni, delle tecnologie più interessanti e innovative e di LG Solar azienda che, nonostante la congiuntura sfavorevole, nel 2014 ha quintuplicato il proprio volume di vendita, ed ha iniziato anche il 2015 con il segno +. Il mercato internazionale e quello italiano Il fotovoltaico a livello mondiale sta correndo, il 2013 ha infatti segnato un +23% su 2012, e le stime parlano di una crescita nel 2014 compresa fra il 20 e il 25%, andamento che dovrebbe proseguire anche nell’anno in corso. Ci sono nuove aree che stanno crescendo velocemente: Stati Uniti, Cina e Giappone trascinano il mercato, l’India è vista come il potenziale numero 1 tra qualche anno nel fotovoltaico e alcuni paesi dell’America Latina, come Cile, Messico e Paraguay, stanno iniziando a muoversi rapidamente. In Italia al contrario il mercato zoppica e viviamo una situazione di forte rallentamento, l’anno scorso, secondo i dati Gaudì Terna, i più attendibili secondo tutti i presenti, abbiamo installato 385 MW, la maggior parte dei quali realizzati nel residenziale. In questo momento è difficile fare previsioni per l’anno in corso, ci sono variabili che possono influenzare molto il risultato, tra cui l’accesso alla finanza e alle banche e il miglioramento della situazione economica italiana. “Le nostre previsioni ottimistiche, ci dice Carlo Moretti, sono di 500 MW per il 2015, che come valore assoluto è ancora estremamente contenuto, se pensiamo agli anni passati, ma come crescita è interessante perché parliamo del 30% e oltre”. Sul lungo periodo probabilmente il mercato, perché possa reggersi, dovrebbe puntare a 1 GW come volume medio annuo. “Certo – ha continuato Moretti – partiamo dal presupposto che abbiamo corso veramente tanto, se pensiamo all’installato italiano globale fino ad oggi, abbiamo installato più degli stati Uniti, in termini di GW assoluti, questo deve far riflettere. Il 6/7/2013 la fine del conto energia doveva essere un punto di ripartenza, non semplice, come testimoniano dati e installato, per reinventare il mercato del fotovoltaico e del risparmio energetico in Italia”. Tutti concordi nel considerare che questo punto di partenza può essere il nuovo importante concetto del fotovoltaico, che è necessario passare ad architetti, installatori e utenti finali, ci dice Davide Ponzi. Se fino a ieri infatti chi realizzava un impianto fotovoltaico pensava all’investimento, ora si parla invece di fotovoltaico in termini di risparmio energetico. Sicuramente una situazione più florida dal punto di vista economico finanziario in Italia permetterebbe un impulso maggiore rispetto ad oggi, però il concetto sta maturando. Ci sono dei segnali estremamente positivi per il 2015, che fanno ben sperare in un ritorno alla crescita del mercato. Il concetto a ben guardare è semplicissimo: tutte le aziende produttrici e di servizi in Italia utilizzano molta energia elettrica, e risparmiare su questa grazie al fotovoltaico abbatte i costi di gestione. Per le famiglie vale lo stesso concetto: risparmiare dei soldi si può grazie al fotovoltaico e a tutto quello che gli è collegato. Il ruolo dell’installatore in questo senso è fondamentale, deve proporre i vantaggi che il sistema può offrire, convincendo gli utenti a fare l’investimento. Oggi il tempo di rientro dell’investimento, considerando la detrazione fiscale, lo scambio sul posto o l’autoconsumo per gli impianti più grandi, è simile a quello del conto energia, di fatto però l’utente finale non lo sa, pensa che non essendoci più il conto energia non valga la pena di fare un impianto. Davide Ponzi ha sottolineato che all’utente finale deve arrivare il messaggio di usufruire dell’energia in maniera personalizzata, considerando che oggi in alcuni paesi è più conveniente produrre con il fotovoltaico che comprare energia dal fornitore abituale. “L’utilizzo del fotovoltaico ci dà la possibilità di scegliere i nostri consumi e come utilizzarli, rendendo le abitazioni indipendenti. Se noi guardiamo le varie tecnologie e agli accumuli dell’energia si va sempre di più verso una personalizzazione individuale dell’utilizzo. Si tratta di un aspetto che non è ancora stato colto da tutta la filiera e va a prendere non solo il fotovoltaico ma l’utilizzo dell’energia, veicoli elettrici, pompe di calore, tutti i sistemi”. Novità normative e tecnologiche Si è poi parlato delle novità che da un punto di vista tecnologico/normativo potrebbero aiutare la ripartenza del mercato. A partire dalla conferma della detrazione fiscale del 50% per il 2015 che, nella peggiore delle ipotesi dal 2016 si ridurrà al 36%, riduzione che ci dice Moretti probabilmente non cambierebbe in maniera troppo radicale gli equilibri del mercato ma che, secondo tutti i presenti, dovrebbe essere resa strutturale: “Sarebbe una svolta importantissima per l’edilizia in generale e per questo settore, continua Moretti. Temo però che in Italia non accadrà mai. Sarebbe più conveniente anche per evitare il sommerso. E’qualcosa che negli anni del conto energia non avevamo e che oggi abbiamo”. Storage, SEU e certificati bianchi sono tutti strumenti molto interessanti, ma i nostri interlocutori sono concordi nel considerare lo storage come il più promettente per i prossimi anni: “Soprattutto perché, ci dice Moretti, è un prodotto commerciale, ovvero una via per far comprendere agli utenti finali quello che oggi non comprendono, cioè la differenziazione tra prodotto finanziario che era prima il fotovoltaico e prodotto a risparmio energetico. Lo storage come percezione può essere lo strumento che può far cambiare rotta o visione ai clienti finali. Sono anche convinto che il 2015 non sarà ancora l’anno di diffusione capillare dello storage ma sarà l’anno di preparazione propedeutica al 2016/17quando davvero rivoluzionerà il mercato, facendo tornare il fotovoltaico a quel GW stimato di cui parlavamo prima di installato”. L’utente finale sottolinea Ponzi deve comprendere che lo storage può permettere alle famiglie italiane di pensare al fotovoltaico come uno strumento per fare elettricità e parte termica. Grazie all’utilizzo di una pompa di calore elettrica quindi a bassa temperatura e riscaldamento a pavimento, si permetterebbe un vero risparmio della bolletta del gas, tendenzialmente più alta di quella elettrica. “Oggi lo storage come costo è più o meno come il fotovoltaico nel 2008, bellissimo strumento, ma forse ancora poco appetibile per la massa perché il piano di rientro per il fv con storage non è così allettante come per il solo fv. Il costo dello storage che è legato principalmente alle batterie al litio, sarà destinato a diminuire di prezzo, divenendo sempre più accessibile per tutte le famiglie italiane. Non dimentichiamoci i 17 GW già realizzati in conto energia che potrebbero accedere allo storage. L’importante è che ci siano soluzioni tecniche interessanti, conformi alla normativa italiana che ora c’è. Ben dimensionato può permettere un accesso estremamente limitato alla rete elettrica, il costo del contatore ci sarà sempre ma potrà essere minimo”. Ecco qui forse la vera rivoluzione dei prossimi anni, utilizzare l’energia elettrica proveniente dalle rinnovabili per staccarsi dalla rete del gas, cosa che va a toccare un aspetto di sicurezza oltre che economico. E’ possibile infatti con fotovoltaico, solare termico, pompa di calore, predisposizione a storage, riscaldamento a pavimento, piastre a induzione, avere come unica utenza l’energia elettrica e togliere l’allacciamento alla rete del gas, abbattendo i costi fissi. E’ un investimento che si ammortizza in pochi anni tra risparmio della bolletta elettrica e taglio di quella del gas. Ponzi a questo proposito evidenzia quanto sia importante che “gli installatori portino potenziali clienti a vedere impianti installati facendoli parlare con le persone che semplicemente gli facciano vedere le bollette e passino il messaggio dell’investimento. L’utente finale deve essere informato perché è assolutamente ricettivo”. I Moduli LG LG Solar, come dicevamo, ha chiuso il 2014 quintuplicando il volume di vendita, grazie soprattutto ai moduli ad alta efficienza e di fascia alta, che garantiscono assoluta qualità, elevata produzione delle celle e una bassa riduzione delle prestazioni nel tempo, anche dopo 25 anni. Prodotto di punta sono imoduli solari NeON nei quali vengono utilizzate celle monocristalline di alta qualità con Wafer di tipo N, che rispetto alle celle prodotte con Wafer di tipo P, garantiscono una miglior efficienza. Includono, inoltre la pellicola antiriflesso a due strati sulla cella e il rivestimento antiriflettente sul vetro frontale. “Per LG – sottolinea Ponzi – la qualità è una priorità assoluta: prima di introdurre nel mercato i moduli solari, questi vengono sottoposti a numerosi test sotto sforzo, due volte più rigorosi rispetto ai limiti imposti dalle normative vigenti. LG garantisce così che i moduli soddisfino i requisiti più elevati, rendendo l’investimento per il cliente sicuro e sostenibile”. I test effettuati in laboratorio lo hanno dimostrato: Il pannello solare Monox NeON offre una maggior validità alla garanzia di 25 anni. LG Electronics garantisce infatti un’efficienza del 98% dopo il primo anno di utilizzo. In seguito il declassamento di un modulo LG Monox NeON non supera lo 0,7% l’anno per gli altri 24 anni, in modo che la garanzia di performance, trascorsi i 25 anni, non sia inferiore all’81,2%.LG Solar, con la variante di modulo B3, ha incrementato la superficie di celle attive pur mantenendo le dimensioni del modulo. Grazie alla forma rielaborata delle celle, LG sfrutta al meglio le zone periferiche e intermedie dei pannelli, aumentando il rendimento e incrementandone ulteriormente la durata nel tempo. Molte le novità in arrivo, per esempio in occasione dell’ultima Intersolar di Monaco LG ha presentato un sistema di micro-inverter più modulo che sarà proposto sul mercato a livello globale nel 2016 e su cui l’azienda punta molto. L’evento del 24/25 febbraio si è concluso con l’assegnazione annuale degli LG Solar Awards. I distributori italiani hanno ricevuto due premi: il premio Newcomer quest’anno è stato assegnato al Gruppo Marchiol, mentre VP Solar è stato premiato per essere stato il distributore a registrare la crescita più rapida. Il premio per l’eccellenza di marketing è andato a Rexel Energy Solutions UK. BayWa Award Renewable Energy è stato applaudito per le vendite significative e a Solar Center del Lussemburgo è stato riconosciuto un premio per la comunicazione professionale. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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