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A cura di: Fabiana Valentini Indice degli argomenti Toggle Quanto impattano sull’ambiente i jet privati? I dati europei elaborati da GreenpeaceLe rotte più frequenti e le emissioni di anidride carbonicaLa situazione in Italia L’impatto dei jet privati sul clima sta aumentando in maniera sproporzionata. A lanciare l’allarme è Greenpeace: l’associazione ambientalista ha recentemente pubblicato un rapporto commissionato da Greenpeace CEE e realizzato da CE Delft il cui obiettivo è stato quello di analizzare in maniera minuziosa il numero e l’impatto climatico dei voli privati in Europa nel biennio 2020-2022. La pandemia ha messo un freno ai viaggi e di conseguenza al comparto dell’aviazione, un settore in più rapida crescita in termini di impatto ambientale. E se fino al 2018 circa l’80% della popolazione nel mondo non ha mai preso un aereo per viaggiare, allo stesso tempo sono aumentate le richieste di un segmento di popolazione privilegiato che ha scelto il jet come mezzo per i propri spostamenti. Secondo l’ONG Transport & Environment, le emissioni di anidride carbonica legate all’uso dei jet privati in Europa sono aumentate del 31% tra il 2005 e il 2019 superando di gran lunga le emissioni prodotte dall’aviazione commerciale. Ma quanto impatta un volo in aereo privato? Il team di Transport & Environment stima che, in una sola ora, un singolo jet può emettere due tonnellate di anidride carbonica. I jet privati sono 50 volte più inquinanti dei treni: un valore che tenderà inevitabilmente ad aumentare quando l’utenza dell’aviazione privata si sposterà verso velivoli più grandi e, di conseguenza, più inquinanti rispetto alle alternative di linea. Il report “CO2 emissions of private aviation in Europe” elaborato da Greenpeace CEE va ancora più in profondità e riporta nero su bianco le cifre relative alle emissioni di anidride carbonica del trasporto aereo privato, delineando anche le rotte a più alta intensità di CO2 e mostrando quali sono gli aeroporti più frequentati. Quanto impattano sull’ambiente i jet privati? I dati europei elaborati da Greenpeace L’associazione ambientalista ha preso come riferimento temporale il periodo 2020-2022 arrivando ad una conclusione negativa: le emissioni dei jet privati in Europa sono più che raddoppiate nel tempo arrivando a toccare 3.385.538 tonnellate di CO2, pari alla media annuale delle emissioni di anidride carbonica prodotte da 555 mila residenti nell’UE. Procedendo con ordine nell’analisi, vediamo come i voli privati nell’anno 2020 hanno prodotto all’incirca 354.000 tonnellate di anidride carbonica. Questo valore, così basso se confrontato con i due anni successivi, è da riferirsi al periodo di apice della pandemia da Covid-19. Una volta concluso il periodo di emergenza sanitaria, il comparto è tornato a crescere registrando un aumento considerevole per quanto riguarda i voli dei jet privati che passano da 350.078 nel 2021 a 572.806 nel 2022. Le rotte più frequenti e le emissioni di anidride carbonica Tra i Paesi europei con il numero maggiore di voli privati effettuati nel 2022 troviamo il Regno Unito, seguito dalla Francia e dalla Germania. Nel 2020 le rotte più frequenti sono quelle che hanno messo in connessione i principali centri economici come Parigi, Londra, Ginevra e Milano. Nel 2021 si è assistito ad un grande aumento del numero di voli privati di cui la maggior parte di dirige sempre verso le grandi città come Parigi, Londra e Ginevra, centri nevralgici per le attività economiche. La tratta Parigi-Londra, Nizza-Londra, Parigi-Ginevra così come le altre città legate al business (Milano, Amsterdam, Roma) sono tra le tratte con il maggior numero di jet privati in Europa nel 2022. Di tutti questi voli circa il 55% ha percorso una distanza inferiore ai 750 km, mentre il 15% dei voli ha intrapreso un viaggio per una distanza inferiore ai 250 km. La tabella mostra i primi 10 percorsi a più alta intensità per la produzione di CO2 nel 2022. Tre di queste rotte tra cui la tratta Lisbona-Tires, Nizza-Cannes e Nottingham-Leicestershire, sono state attraversate da più di 100 voli producendo un totale di oltre 600 mila tonnellate di CO2 emesse nell’atmosfera. La situazione in Italia Secondo il report “CO2 emissions of private aviation in Europe” il nostro Paese non è da meno rispetto ad altre capitali europee per quanto riguarda le emissioni di carbonio rilasciate dai jet privati nell’atmosfera. Nel 2022 i voli privati decollati dagli aeroporti del Paese sono aumentati del 61%: non è un caso che due dei dieci aeroporti più frequentati dai jet privati siano proprio le realtà italiane di Milano Linate e Roma Ciampino. In questa classifica del demerito l’Italia si colloca al quarto posto tra i Paesi europei e al terzo posto tra i Paesi UE per numero di jet privati. Nel 2022 hanno preso il volo ben 55.624 aerei privati, principalmente dall’aeroporto milanese di Linate. Il numero di voli ha registrato un rilevante incremento negli anni post pandemia: secondo il report di Greenpeace i voli privati in partenza dalla nostra Penisola sono passati da 8.576 nel 2020 agli oltre 55.000 nel 2022. Ma in cosa si traducono questi dati? Le emissioni di anidride carbonica sono aumentate da 21.300 nel 2020 a 266.089 tonnellate nel biennio successivo. Come abbiamo visto in precedenza, l’Aeroporto di Linate detiene il primo posto con 8.397 voli in partenza nel 2022: i dati raccolti da Greenpeace mostrano come la tratta più utilizzata per i voli privati sia proprio la rotta fra Milano e Roma con 1.667 voli e circa 5.358 tonnellate di CO2 emesse. Seguono la rotta Milano-Londra (andata e ritorno) con 1.355 voli per 6.235 tonnellate di anidride carbonica e Milano-Nizza (andata e ritorno) con 1.159 voli che hanno portato alla produzione di 2.664 tonnellate di CO2. Il jet privato non viene utilizzato solamente per lunghe tratte: il percorso più breve intrapreso nel 2020 è stata la tratta Milano-Lugano per circa 66,67 km, mentre nel 2021 e 2022 il primato per la tratta più breve va alla rotta Verona-Brescia con 44,45 km di distanza. Mentre il costo della vita continua a salire vertiginosamente, esiste una fetta di popolazione che continua a viaggiare in modo poco eco-friendly non curandosi delle ripercussioni che questo gesto avrà sul futuro dell’ambiente. Le alternative sostenibili esistono: molti voli privati per le tratte brevi possono essere sostituiti dagli spostamenti in treno, il cui impatto ambientale è inferiore del 50% rispetto ad un volo in jet. Per arrivare al goal del 55% in meno di gas serra entro il 2030 l’Unione Europea non deve trascurare l’impatto del trasporto aereo sul clima incentivando le compagnie ad investire in nuove tecnologie green e vietando i consumi di combustibili fossili. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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