Il Consiglio europeo approva il Net-Zero Industry Act

Il Consiglio Europeo ha adottato il Net-Zero Industry Act, regolamento sull’industria a zero emissioni nette, che pone l’UE sulla giusta strada per aumentare la competitività e la resilienza delle proprie industrie green, supportando la creazione di forza lavoro qualificata, riducendo la dipendenza da altre economie e sostenendo la transizione verso un’economia a basse emissioni con soluzioni prodotte localmente.

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Il Consiglio europeo approva il Net-Zero Industry Act

Con l’obiettivo di accelerare la transizione verso neutralità climatica e contribuire  alla realizzazione degli obiettivi Fit for 55 e REPowerEU, il Consiglio europeo ha approvato il Net-Zero Industry Act, provvedimento proposto dalla Commissione europea nel marzo 2023.

Il Net-Zero Industry Act (NZIA) sosterrà l’aumento della capacità produttiva europea di tecnologie a zero emissioni, aiutando a superare gli attuali ostacoli, aumentando la competitività di un’industria interna e migliorando la resilienza energetica dell’UE.

Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, ha dichiarato: “Con il Net-Zero Industry Act, l’UE dispone ora di un contesto normativo che ci permette di aumentare rapidamente la produzione di tecnologie pulite. La legge crea le migliori condizioni per quei settori cruciali per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. La domanda sta crescendo in Europa e a livello globale, e ora siamo attrezzati per soddisfare questa domanda con l’offerta europea”.

Il NZIA entrerà in vigore un giorno dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, prevista verso la fine di giugno.

Cosa prevede il Net-Zero Industry Act

La legge sull’industria a zero emissioni fa parte del piano industriale Green Deal che si pone obiettivi sfidanti verso la neutralità climatica dell’UE. Accelerando lo sviluppo e la produzione di tecnologie a zero emissioni, il provvedimento vuole aumentare la competitività e la resilienza dell’industria europea a 0 emissioni e ridurre il rischio che il Vecchio Continente sostituisca la propria dipendenza dai combustibili fossili russi con altre dipendenze strategiche, che potrebbero rallentare l’accesso a tecnologie e a componenti chiave per la transizione verde, a causa di interruzioni nelle catene di approvvigionamento o delle fluttuazioni dei mercati internazionali.

Il regolamento comprende prodotti, componenti e attrezzature necessarie per la produzione di tecnologie a zero emissioni, distinguendo tra tecnologie nette zero e tecnologie strategiche nette zero, che contribuiscono in modo significativo alla decarbonizzazione entro il 2030 e sono disponibili in commercio o stanno per entrare sul mercato.
Tali progetti saranno considerati, appunto, strategici, e saranno sostenuti attraverso, per esempio, tempi di autorizzazione ridotti e procedure burocratiche semplificate.

Tra le tecnologie comprese in questo elenco si segnalano:

  • Tecnologie solari fotovoltaiche e solari termiche
  • Rinnovabili onshore e offshore
  • Sistemi storage
  • Pompe di calore e tecnologie per l’energia geotermica
  • Tecnologie nucleari e a idrogeno
  • Tecnologie sostenibili per biogas/biometano
  • Tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS)
  • Tecnologie di rete

Il Net-Zero Industry Act prevede che entro il 2030 la capacità produttiva interna dell’UE di tecnologie strategiche a zero emissioni sia in grado di soddisfare almeno il 40% del fabbisogno annuale. Inoltre, per facilitare e promuovere i progetti di cattura e stoccaggio del carbonio e aumentare la disponibilità di siti di stoccaggio di CO2, la legge stabilisce un obiettivo di 50 milioni di tonnellate di capacità di stoccaggio di CO2 all’anno entro il 2030. La percentuale di produzione di queste tecnologie da parte dell’Unione Europea dovrà raggiungere il 15% della produzione mondiale entro il 2040.

La nuova normativa interviene anche semplificando e accelerando le procedure di autorizzazione in tecnologie a zero emissioni, riducendo gli oneri amministrativi e facilitando l’accesso ai mercati.

Impatto sulle industrie ad alta intensità energetica

Le industrie ad alta intensità energetica come l’acciaio, la chimica o il cemento, che producono componenti utilizzati in queste tecnologie a zero emissioni e che investono nella decarbonizzazione, potranno essere supportate dalle misure previste dall’NZIA. La creazione di Net-Zero Acceleration Valleys faciliterà l’istituzione di cluster di attività industriali a zero emissioni nell’UE.

Sostegno alla formazione

Lo sviluppo e la produzione interna di queste tecnologie stimolano l’innovazione e la competitività dell’industria europea, favorendo la creazione di posti di lavoro di alta qualità e lo sviluppo di competenze specializzate nel settore delle tecnologie pulite

In questo processo è fondamentale che la forza lavoro sia qualificata. Proprio per questo il NZIA finanzierà programmi di formazione dedicati attraverso le Net-Zero Academies, con l’obiettivo di formare 100.000 allievi ciascuna entro tre anni dalla loro istituzione.

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