Fine vita fotovoltaico, le nuove regole del MASE per il corretto smaltimento

Lo smaltimento dei moduli fotovoltaici segue regole particolari: cosa cambia con l’introduzione dell’ultimo decreto del Ministro dell’Ambiente Istruzioni operative per la gestione del fine vita dei moduli fotovoltaici incentivati

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Fine vita fotovoltaico, le nuove regole del MASE per il corretto smaltimento

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha approvato il Decreto direttoriale n. 45 del 12 marzo 2025, contenente le “Istruzioni operative per la gestione del fine vita dei moduli fotovoltaici incentivati”. Al suo interno sono stabilite le nuove modalità operative per la gestione del “fine vita” dei moduli fotovoltaici e le istruzioni per calcolare la quota trattenuta dal GSE.

Tutte le novità in vigore sullo smaltimento dei moduli fotovoltaici, l’eco-contributo e il revamping.

Fine vita fotovoltaico, come funziona l’eco-contributo

I pannelli fotovoltaici, finito il loro ciclo di vita, devono essere smaltiti secondo regole ben precise, in quanto rifiuti speciali. I moduli non più in uso appartengono ai rifiuti RAEE e vanno gestiti come le altre apparecchiature elettriche ed elettroniche. Per questo genere di rifiuti il produttore deve versare un “contributo ambientale” che serve a coprire i costi di ritiro, trasporto, trattamento e riciclo dei rifiuti.

Fine vita fotovoltaico, come funziona l’eco-contributo

Questo “eco-contributo” dipende dalla tecnologia del tipo di rifiuto: si va da un minimo di 2,25 euro/pezzo per il silicio monocristallino ad un massimo di 3 euro al pezzo per i moduli fotovoltaici.

Per smaltire i pannelli, il produttore deve essere iscritto al Registro nazionale dei soggetti obbligati al finanziamento dei sistemi di gestione dei RAEE; una volta iscritto può scegliere se adempiere individualmente o aderire a un sistema collettivo.

Come smaltire i pannelli incentivati in Conto Energia

Il decreto prevede un iter particolare di smaltimento per i moduli fotovoltaici incentivati in Conto Energia e installati prima del 2014 (quando l’eco-contributo non era ancora in vigore).

Per questi moduli, il D.Lgs. n. 118/2020 offre la possibilità di versare la stessa quota direttamente nel Trust di un sistema collettivo riconosciuto. Mentre, a luglio 2022, il GSE ha fissato una quota fissa: 10€ per ciascun modulo a titolo di garanzia finanziaria.

Come smaltire i pannelli incentivati in Conto Energia
Le cose sono cambiate con l’entrata in vigore del Decreto Legge 9 dicembre 2023, n. 181 (Dl Energia) che ha introdotto due novità:

  • la somma trattenuta dal GSE passa a 20€ per ciascun modulo, contro i 10€ precedenti
  • al Gestore viene assegnata un’attività di monitoraggio delle adesioni e dello smaltimento

Nuove regole per lo smaltimento: cosa è cambiato

Le novità del Decreto direttoriale n. 45 del 12 marzo 2025 riguardano principalmente il calcolo della quota trattenuta dal GSE, con un simulatore ad hoc per agevolare gli operatori.

Vengono poi stabilite due finestre temporali per inviare la comunicazione da parte del Soggetto Responsabile dell’avvenuta adesione ai Sistemi Collettivi:

  • dal 1° aprile 2025 fino al 31 maggio 2025
  • dal 1° luglio 2025 al 30 settembre 2025

Invece, a partire dal 2026, le finestre temporali sono: dal 1° febbraio al 31 marzo e dal 1° giugno al 31 luglio.

Come cambia il Revamping

Anche il revampig fotovoltaico, ovvero il rinnovamento/ammodernamento di un impianto fotovoltaico esistente, subisce delle modifiche. Il Decreto ridisegna i casi di revamping totale e rilevante per il 2025.

Nuove regole per il revamping fotovoltaico

Se si effettua un revamping completo di un impianto fotovoltaico e i pannelli sono stati sostituiti prima che iniziasse il trattenimento delle quote da parte del GSE, quest’ultimo non interverrà ulteriormente.

Tuttavia, il Soggetto Responsabile deve dimostrare di aver smaltito correttamente i vecchi moduli o di averli restituiti in garanzia. Inoltre, i nuovi pannelli installati non devono provenire da scorte tecniche precedenti all’entrata in vigore delle normative sullo smaltimento. Se queste condizioni non vengono rispettate, il trattenimento delle quote continuerà.

Se i pannelli fotovoltaici vengono sostituiti dopo l’inizio del trattenimento delle quote, il GSE interromperà l’operazione e restituirà le somme già trattenute, a condizione che siano rispettati i requisiti sul corretto smaltimento o ritiro in garanzia, così come stabilito in precedenza.

Se, invece, i pannelli rimossi sono ancora funzionanti e quindi non possono essere classificati come  rifiuti RAEE è possibile evitare il trattenimento delle quote a garanzia, a patto che vengano venduti e spediti all’estero e che il Soggetto Responsabile dimostri di rispettare i requisiti previsti dall’Allegato VI del D.lgs. 49/2014.

Nel caso di un revamping rilevante, ovvero quando la sostituzione parziale riguarda più della metà dei pannelli originali, il GSE tratterrà le quote solo per la metà dei moduli iniziali. Anche in questo caso, i nuovi pannelli non devono provenire da scorte tecniche antecedenti alle normative sullo smaltimento. Se il revamping rilevante avviene dopo l’inizio del trattenimento, il GSE ricalcolerà le quote, mantenendole solo sulla metà dei moduli originali.

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